domenica 13 aprile 2014

Lucertole senza pensieri

   Appena tornata da dieci giorni di meritate ferie, quelle del 2013. 
Onde evitare di rimanere "color fior di latte" anche quest'estate e far sentire fuori luogo tutti i clienti che approderanno al desk del ricevimento, abbiamo scelto una meta balneare. Eccoci atterrare, a fine marzo, a Fuerteventura, isola canaria, in "provincia di Spagna", con un obiettivo principale: relax assoluto. In seconda battuta ci sarebbe piaciuto tornare almeno un pò abbronzati, di quel sole che non ci ha degnato nemmeno di uno sguardo l'estate scorsa.


   Il territorio era completamente diverso da quello garganico a cui siamo abituati.
Terra vulcanica, alte dune di sabbia, crateri e montagne, nuvole che passano sopra di noi a 50 km/h:  hanno sempre fretta. Poca pioggia e un nuovo migliore amico: il Vento! Non ci ha mai abbandonato, caroooo! Dopo due giorni ci eravamo quasi abituati e quando non c'era...ci mancava! Ma di sicuro mancava a tutti coloro che facevano surf e kite-surf.
   L'isola è poco affollata, con due poli turistici principali, uno al nord, uno al sud. Tantissime spiaggie da visitare per saziare la nostra curiosità di novità e, su queste, tutto lo spazio del mondo per "seccarsi" come due pomodori rossi. Per non morire di freddo bisognava ripararsi dal nostro amico vento; in ogni caso il sole, se non filtrato dalle nuvole, era ustionante. Fantastico!
  Per abbronzarsi, dunque, la mattinata era dedicata a scegliere il coralito perfetto: si tratta di piccoli muretti ad arco di 30-40 cm costruiti ammassando pietre una sull'altra; solo lì il riparo è assicurato, il vento sedato, il sole assimilato fin nelle vene.
Il mare? Non c'era. Ad attenderci con il sorriso malizioso di chi ha uno scherzo in serbo per noi, l'Oceano Atlantico. Gli scenari erano splendidi: ogni spiaggia era diversa, colori della sabbia diversi, onde alte o calma piatta, nei giorni di vento le palme si muovevano ad arrivare a terra e deserti di sabbia scorrevano come un mare anche sulla strada; ma a farla da padrone era l'acqua, limpida e trasparente; un'infinita sfumatura di colori, dal verde al turchese, dall'azzurro al blu scuro.
Andiamo a fare il bagno! Metto il mio "piedino da Cenerentola" nell'acqua...e mi si materializza la scarpetta di cristallo al piede, nel senso che il piede mi si ghiaccia! Non riesco nemmeno a trascinare il pezzo di ghiaccio che mi blocca il piede fuori dall'acqua!!
Ahimè, il bagno nell'oceano....non s'ha da fare...soprattutto per una che il bagno lo fa solo se le preparano appositamente la vasca con l'acqua a 40 gradi. :) Ci accontentiamo del nostro piccolo arco di paradiso: il coralito, il sole, una bella lettura, acqua e frutta tropicale! Tutto questo per dieci meravigliosi giorni.

Il rientro in patria è stato traumatico, esattamente come raccontano le pubblicità della Costa Crociera. Non abbiamo pianto...ma quasi! Eppure non ci arrendiamo alla realtà! Non vogliamo svegliarci dal sogno e, il 10 aprile, tra una richiesta di preventivo e un check-in, proviamo a fare qualcosa che non abbiamo mai fatto prima: il tentativo di spaparanzarsi sulla spiaggia del Mare Nostrum, quella di Rodi Garganico, ad aprile...
   Che dire: una scoperta ed una sorpresa. Se il tempo lo permette e non vi sono nuvole, sembra proprio che anche Casa è un Paradiso. Abituatici al vento canario, quello rodiano ci fa un baffo, basta ripararsi un pò! Il sole è splendido, il mare in alcuni giorni è addirittura caldo, delle temperature che piacciono a me, e tutto questo ad Aprile! Praticamente ritroviamo (migliorate) le condizioni ideali lasciate a Fuerte...a casa! Peccato che non sia ancora un'abitudine degli italiani, nonostante le spiagge, le coste e il mare che abbiamo! Soprattutto se il meteo è come quello di quest'inverno, che l'inverno da noi non è proprio passato (qui in Puglia abbiamo goduto del sole di primavera già da febbraio).

E allora ci diamo appuntamento anche oggi in spiaggia alle 12.00. A dispetto della pioggia prevista, splende il sole e noi ci andiamo a stendere sulla sabbia come lucertole senza pensieri.
Hakuna Matata.






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